PRESENTAZIONE PIANA DEGLI ACHEI


Salve a tutti, vorrei rubare un po' del vostro tempo per presentare me e la mia azienda.

Sono Giorgio e a ottobre del 2018 ho avviato la mia azienda agricola in Calabria, nella provincia di Cosenza, per la produzione di olio EVO. Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione, (indirizzo Marketing) e una serie di lavori senza prospettive, con il supporto indispensabile di Rosaria, la mia compagna, ho deciso di intraprendere questa avventura tornando alle mie origini, nella mia terra e in particolare tra gli uliveti della mia famiglia. Produciamo olio da sempre, da che io mi ricordi, infatti nella mia vita solo una volta ho comprato una bottiglia di olio (durante la mia esperienza da universitario, perché avevo terminato quello prodotto da noi), per soddisfare il nostro fabbisogno vendendo poi l’eccedenza per rientrare delle spese (pratica comune qui in Calabria). Già da qualche anno seguivo personalmente tutte le fasi della filiera, occupandomi della produzione oltre che delle sue fasi precedenti, quindi la creazione di un’azienda è stato un passo quasi naturale.

 Proprio durante i miei studi fuori regione, a Salerno, ho cominciato a proporre il nostro prodotto, trovando subito un ottimo riscontro da parte di chi lo acquistava: da qui l’idea di alzare il tiro, perché porsi obiettivi più grandi non mi spaventa, ma è per me uno stimolo, una sorta di carburante che mi fa scattare in piedi, giù dal letto quando il sole ancora non è sorto. Ho fatto tesoro degli insegnamenti di mio nonno, dei miei zii, degli operai stagionali che si occupavano della raccolta nei nostri terreni e anche dei frantoiani presso cui ci servivamo. A partire da questo background, che io reputo indispensabile, ho continuato a studiare l’affascinante mondo dell’olivicoltura cercando di capire dove fosse possibile migliorare il nostro prodotto, i nostri modi di fare, individuandone le criticità e i punti di forza. Tenendo fermo come punto cardine un insegnamento di mio nonno che, riferendosi alla terra, soleva dire: quello che ci metti è quello che ti mangi. Questa è la prima cosa che mi viene in mente quando penso alla qualità, perché in fin dei conti l’olio che proponiamo è lo stesso che porto sulla mia tavola.

Continuo il lavoro e porto avanti la filosofia fortemente votata al biologico di mio zio Vincenzo, dal quale ho appreso un altro mattoncino che ha contribuito a costruire la mia idea di qualità, cioè che il rispetto dei cicli naturali, della terra e dell’ecosistema sono di importanza fondamentale.

Ecco perché concimiamo i nostri terreni solo con concime stallatico essiccato; utilizziamo tra gli interfilari degli uliveti piante leguminose (sulla e favino) che una volta sovesciate garantiscono un apporto, seppur minimo, di sostanze nutritive e azoto riducendo la dispersione idrica del terreno in una zona dove l’acqua è una criticità; per prevenire le punture della mosca dell’olivo, considerato che in agricoltura biologica non ci sono rimedi per le infestazioni, utilizziamo trappole cromotropiche (per un campionamento) e feromoniche (per la cattura), in combinazione con un minerale, il caolino, che ricoprendo gli alberi di un film biancastro impedisce alla mosca di vedere i frutti dell’ulivo; inoltre per ripristinare l’ecosistema guardiamo sempre a misure ecocompatibili, per cui abbiamo piantato alcune specie quali l’enula ceppitoni (o inula viscosa) e l’acacia spinosa  che favoriscono la presenza di naturali predatori di questo dannoso insetto; ovviamente non utilizziamo fitofarmaci o erbicidi o prodotti chimici, qualunque cosa lontana dal concetto di naturale insomma.

 Per ciò che concerne la raccolta questa avviene a mano, ovviamente con l’ausilio di agevolatori meccanici e riguarda solo i frutti NON caduti a terra; le olive appena raccolte vengono riposte in cassette forate e non in sacchi, in modo che non si schiaccino e i processi ossidativi ritardino il loro naturale inizio; la molitura viene effettuata in frantoi situati in prossimità dei nostri tre terreni, in modo da velocizzarla e non superare mai le 24 ore dalla raccolta dei frutti; infine l’olio viene riposto in contenitori in acciaio inox al riparo da luce e calore, nella nostra cantina. Da circa quattro anni non misceliamo più gli oli prodotti dalla raccolta nei nostri tre terreni, ma produciamo appunto tre tipologie di olio, a seconda della varietà di olive di cui disponiamo. Abbiamo quindi:

  • Olive di varietà Roggianella  (o Tondina) a San Lorenzo del Vallo, sui nostri terreni in collina, da cui ricaviamo un olio EVO monocultivar, Angelico;
  • Olive di varietà Frantoio e Leccino a Terranova da Sibari che danno il nostro blend, Impavido;
  • Infine le olive di Grossa Cassanese nei terreni della Piana di Sibari, a Cassano allo Ionio, ci danno  un altro monocultivar, Decimo.

Questa scelta è stata dettata da una razionalizzazione di raccolta e produzione, oltre che da un discorso di qualità: lavorare su una tipologia di oliva è più facile e permette di studiare meglio sia i frutti che il prodotto finale. Ogni varietà di oliva infatti segue i suoi cicli raggiungendo la maturazione precocemente o al contrario tardivamente: è quindi necessario sapere quando sia pronta per la spremitura valutandone l’invaiatura (la pigmentazione esterna e interna), in modo tale da preservarne il gusto e soprattutto le caratteristiche organolettiche, cercando di ottenere il meglio da questi frutti che la natura generosamente ci dona.  La strada che abbiamo intrapreso segue un’unica direzione, vale a dire proporre non un prodotto vincente dal punto di vista merceologico, non qualcosa che si venda. Bensì qualcosa di cui andare fieri e di cui fregiarci.

Se aveste piacere di conoscere più approfonditamente la nostra storia (anche se mi sono dilungato un pochino), la nostra filosofia, il nostro lavoro e i nostri prodotti lascio qui i nostri contatti di riferimento, ringraziando per l’attenzione chi avrà la bontà di leggere.

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