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Parte Prima – valori condivisi
Gli aderenti al DES di reggio Emilia si riconoscono nei valori espressi nel documento “Le colonne dell’economia solidale”


Parte Seconda – Peculiarità locali
Gli aderenti al DES di Reggio Emilia riconoscono alcune peculiarità locali così come emerse durante l’incontro partecipato in modalità OST del 9 giugno 2013, e cioè:

2.1 – QUALITA’ DELLE RETE (Istant report OST)
Affinchè la rete possa sussistere in maniera duratura è necessario che siano espletate le seguenti funzioni:

  • Inclusione: la rete non è un circuito chiuso, bensì espressione d’identità plurali che convergono riconoscendosi nei principi e nelle modalità espressi dalla presente Carta.
  • Manutenzione della rete: un gruppo promotore viene legittimato ad operare per facilitare i processi tra i soggetti, individuare interlocutori nei progetti attivati di cui verifica l’attinenza alle direttive espresse in questa Carta. I nodi della rete (soggetti, tavoli di lavoro, progetti) dovranno individuare forme di collaborazione e partecipazione attiva al gruppo.
  • Comunicazione: i singoli soggetti aderenti e le loro iniziative, così come i processi e i progetti che nascono all’interno della rete devono essere adeguatamente comunicati sia all’interno che all’esterno secondo un modello maieutico e coinvolgente con intenti non promozionali ma di relazione sia tra persone e soggetti aderenti alla rete sia verso coloro che si mostrino interessati alle istanze dell’economia solidale pur non facendone parte.
  • Formazione: parimenti alla comunicazione i momenti di autoformazione (anche con scambio di saperi tra i soggetti) e formazione per la comunità sono decisivi in un opera di sensibilizzazione sulle tematiche dell’economia solidale e dei beni comuni.
  • Retribuzione: i progetti di economia solidale che verranno implementati dovranno prevedere forme di retribuzione per tutti i soggetti coinvolti, ivi compresi coloro che forniscono servizi intangibili e opere dell’intelletto. Allo stesso modo una quota (fondo di solidarietà) dovrà essere riservata per il mantenimento della rete. A tal scopo verranno sperimentate forme di finanza autogestita.
  • Attività finanziaria: viene riconosciuto il ruolo fondamentale che la finanza etica, mutualistica e solidale può apportare alla rete, facendosi portatrice di principi fondati sulla mutualità, sulla trasparenza, sulla partecipazione dal basso, sulla responsabilità sociale e ambientale; verranno incentivate esperienze e sperimentazioni di strumenti di scambio non monetario.
  • Concretezza e Fattibilità: l’individuazione di pochi progetti federatori su cui convogliare gli sforzi e le competenze di diversi soggetti evita la dispersione e propone alternative tangibili per l’intera comunità.

2.2 – IL COMUNE COME BENE COMUNE (Istant report OST)
I progetti di economia solidale vanno intesi come parte di un percorso per la costruzione di una prospettiva politica che intende tutelare gli interessi comuni e non dei singoli soggetti. È necessario instaurare relazioni con le Amministrazioni Locali proponendo progetti e pratiche che siano esempio e simbolo di modelli alternativi di sviluppo e di governance.

2.3 – AGRI-CULTURA (Istant report OST)
Sulla scorta di una tradizione agricola propria del nostro territorio risulta fondamentale che i progetti siano veicoli di alleanze tra campagna e città, tra consumo e produzione comprendendo momenti formativi (elemento educante) e presentandosi come forme di risposta alla crisi (elemento economico).
Valorizzazione, cura e difesa del territorio e del suolo agricolo sono dunque caratteristiche irrinunciabili cui riferirsi e su cui costruire relazioni e progettualità in uno scambio e contaminazione tra cittadini e contadini, tra spazi sociali, urbani e rurali.–


Parte Terza – Adesioni

3.1 – SIGNIFICATO
L’adesione al DES di Reggio Emilia presuppone la condivisione dei principi generali e delle caratteristiche peculiari espressi nella prima e nella seconda parte di questa “carta”. Gli aderenti hanno la facoltà di proporre progetti concreti agli altri soggetti della rete. Con l’adesione si dimostra l’interessamento verso i processi e i progetti di economia solidale sul nostro territorio e la disponibilità ad essere informati ed eventualmente coinvolti nei progetti presentati da altri. I soggetti aderenti avranno priorità di coinvolgimento rispetto ad altri attori dell’economia solidale non coinvolti nella rete.

3.2 – MODALITA’
L’adesione avviene tramite invio delle informazioni richieste nella scheda “Il DES sono anch’io” e contestuale accettazione dei contenuti della presente “carta”. Per coloro che hanno già inviato i propri dati o si sono presentati alla prima tappa dell’evento “Verso il DES” il Gruppo Promotore procederà a inviare richiesta ufficiale di approvazione della “carta” e quindi a pubblicare la relativa scheda.


Informazioni sul DES

4212x Reggio nell'Emilia (RE) - Italia


GAS partecipanti

Azione Gruppo di Acquisto
  GAS Ilario
Via, 42049 Sant'Ilario d'Enza (RE) - Italia
  GAS Solidea
42025 Cavriago (RE) - Italia
  IL GIARELLO
VIA FRATELLI CERVI 4 - Loc. MONTECAVOLO, 42020 Quattro Castella (RE) - Italia
  Le Giare
Via Caselli 7, 42122 Reggio nell'Emilia (RE) - Italia
Scandiano int Tansizione Scandiano int Tansizione
42019 Scandiano (RE) - Italia


Fornitori del DES Reggio Emilia

Aziende
  Azienda agricola Leonetti
Fa parte di un Distretto di Economia Solidale
Corigliano-Rossano (CS)
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  Azienda agrozootecnica bio Cifuni
Certificazione Biologica, Ambientale, di Origine, etc. Fa parte di un Distretto di Economia Solidale
Accettura (MT)
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Catania Agrumi Catania Agrumi
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Milano (MI)
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Frantoio Tini Frantoio Tini
L'azienda ha autocertificato la propria eticità Certificazione Biologica, Ambientale, di Origine, etc. Fa parte di un Distretto di Economia Solidale
Castilenti (TE)
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  Podere bello
L'azienda ha autocertificato la propria eticità Certificazione Biologica, Ambientale, di Origine, etc. Fa parte di un Distretto di Economia Solidale
Pitigliano (GR)
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  Terra di resilienza di Minichini Pasquale
Fa parte di un Distretto di Economia Solidale
Visciano (NA)
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