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In questo surrealistico racconto (1704), per la prima volta pubblicato con il testo a fronte, Swift immagina una battaglia tra i libri antichi e moderni: plotoni di poeti e truppe di traduttori mercenari lottano senza tregua tra gli scaffali della Biblioteca di St. James. Nella sua brillante introduzione, George Steiner ricostruisce il contesto della querelle tra gli Antichi e i Moderni, mostrando come tra i lampi della prosa di Swift sia possibile reperire anche momenti di collera politica e sociale. Dalla prefazione di George Steiner Come ha dimostrato Ernst Curtius, la ’Disputa fra Antichi e Moderni’ - il dibattito intorno al primato della classicità sulla modernità - risale al Medioevo ed è inerente alla condizione dell’Europa emersa dalla Latinità e agli espliciti richiami del Rinascimento alle proprie fonti antiche, ai propri modelli e ideali. L’epica rinascimentale, la tragedia neoclassica, alcune forme liriche quali le odi e la satira dichiaravano apertamente i loro debiti nei riguardi dei precedenti greci e latini. Era del tutto lecito ammettere che le letterature in volgare, in quanto scaturite dalla decadenza della communitas ellenistico-romana, fossero da considerarsi appendici di Omero e Virgilio, di Seneca e dei tragici greci, di Pindaro, Orazio e Giovenale. Esistevano, tuttavia, delle eccezioni che aprivano una sfida: in particolare, il volgare toscano, che Dante elesse a linguaggio della Commedia, o il vernacolo cui si rivolsero Milton e Marini.
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Paolo Cacciari prova a spiegarci attraverso questo saggio cosa significa la parola decrescita che diventa un pretesto per riflettere sui nostri stili di vita e sulla crescente dipendenza dalle tecnologie moderne. Per l'autore bisogna riconvertire materialmente e culturalmente la cosiddetta società “sviluppate”.
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Il clima è in crisi, l’ambiente in difficoltà. Sono gli effetti dell’antropocene. Bruna Bianchi promuove una nuova visione di abitare la Biglia Blu. Istruire le nuove generazioni allo sviluppo ecosostenibile, ripensare il ruolo politico dell’infanzia. Bisogna ripensare al rapporto tra uomo e animale. Connessione tra specie è la parola chiave.
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Mentre il mondo si infiamma per la guerra delle Falkland in un improbabile paese africano, un console argentino si ritrova immerso in un intrigo internazionale. Soriano ci regala un festival degli equivoci. Un leader marxista nero, un profugo argentino, un sultano ubriaco che lavora per Gheddafi, un terrorista irlandese che spaccia soldi falsi e una Rolls Royce col motore di una Leda.
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Il più grande scacchista al mondo presta il suo ingegno all’attivismo politico. Scritti lucidi contro la “tirannia” di Vladimir Putin. Kasparov si schiera in nome della libertà di pensiero e di espressione. Pubblicati su grandi testate internazionali – il Time, il Wall Street Journal, il Washington Post. Kasparov studia la scacchiera russa e ci mostra le strategie marce di Putin.
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“Cade Gaeta e si proclama: «L’Italia è fatta!», la guerra è finita. Beh, fu esattamente allora che cominciò!”. La controstoria dell'Unità d'Italia. Il Patto della Memoria, per riportare la verità sul Risorgimento. Le stragi, gli eccidi, le vittime dimenticate dalla storia: storie di un Sud che non si arrende.
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La Luce giusta raccoglie 11 racconti di narrativa sociale liberamente ispirati, dal nord al sud della provincia italiana, alle complesse dinamiche delle relazioni familiari e sociali.
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Il maestro dell'horror contro la violenza. Lo sguardo di un possessore di armi da fuoco sull'uso delle armi. All'interno numerose infografiche della Brady Campaign to Prevent Gun Violence. L'influenza dei media sui giovani. "Quanti devono morire prima che si possano abbandonare questi giocattoli pericolosi?"
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Un Che Guevara inedito in Italia. I suoi scritti, le sue parole ai giovani rivoluzionari di tutto il mondo. Dalla tecnologia alla sanità, dall’economia all’università Ernesto Che Guevara parla allo spirito degli studenti, ma non solo. Insegna il valore della rivoluzione, l’importanza dello studio, li sfida a impegnarsi, a lavorare per il proprio paese al di là del mero profitto.
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Che cosa sono i beni comuni? Prova a spiegarcelo Ugo Mattei, tra i massimi esperti a livello mondiale sul tema dei commons. Questo breve saggio è una piccola guida di resistenza e proposta. Quando sono nati i beni comuni? Qual è la situazione attuale in Italia e nel mondo? Giuridicamente sono riconosciuti? Perchè bisogna difenderli e come? I beni comuni possono essere uno strumento di relazione sociale? Che rapporto c’è tra i beni comuni e l’ambiente? In che modo mettere al centro dell’agenda politica i commons? Sono solo alcune della domande a cui Mattei prova a dare una risposta accompagnata da una proposta. Un libro che sembra darci: Organizziamoci! Ugo Mattei è un giurista italiano. Vicepresidente della Commissione Rodotà, insegna diritto all’Università di Torino e San Francisco. Ha redatto i quesiti referendari contro la privatizzazione dell’acqua. è editorialista de Il Manifesto e collabora col Fatto Quotidiano.
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Domenico Rea in questo libro capovolge il Vesuvio e prende a schiaffi il pulcinellismo. Disintegra la fiaba del golfo e lascia spazio ai tuguri. Attraverso le vicende di una classe di prima elementare racconta i vicoli oscuri e malsani dei bassi napoletani.
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Un appello di Pennac a un’Europa che chiude le porte. Fermiamoci, zittiamo la TV che ci fa sentire sotto attacco. Disinneschiamo parole come ondata, invasione, minaccia e in questo silenzio guardiamoci indietro. L’Europa che ha vissuto le guerre, gli esodi e i genocidi non può essere sorda alle grida di chi viene fermato davanti a frontiere che non hanno più senso.
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